Landsat GeoCover collection

Dal processamento delle immagini Landsat Level 1G viene costruita la collezione denominata Landsat GeoCover. Come per il Landsat Level 1G è stato creato dal fornitore, nello specifico sempre la GLCF, uno standard per la nomenclatura dei file contenuti nella collezione.

Il Landsat GeoCover collection è una collezione di immagini Landsat ortorettificate acquisite in tre differenti periodi di tempo: 1972-1980, 1990 e 2000, a cui corrispondono rispettivamente l'impiego dei sensori MSS, TM e ETM+. Ogni archivio GeoCover collection è composto da un numero di file pari al numero di bande che il sensore satellitare acquisisce. I file d`immagine contentuti all'interno degli archivi GeoCover collection seguono uno standard di nomenclatura così formato (13):

$\displaystyle [path][row]\_[sensor]\_[band].[format].[compression]
$

La prima parte della struttura indica il numero di path e di row nel sistema WRS-2, come descritto nel paragrafo precedente. Per esempio una scena collocata dentro il riquadro che ha per riferimento path di 15 e row di 33, verrà indicato nel nome del file rispettivamente come "p015" e "r033".

Il secondo blocco è costituito da un primo carattere che indica il satellite da cui è stata effetuata l'acquisizione, un secondo carattere che indica invece il sensore utilizzato seguendo ("m" = "MSS", "t" = "TM" per piattaforma Landsat 5, o "ETM+" per piattaforma Landsat 7). Il resto del blocco sensor indica la data di acquisizione espressa secondo il formato YYYYMMDD o YYMMDD. Ad alcuni file immagine viene aggiunto una parte che indica dove la scena è collocata rispetto al sistema di coordinate UTM. In modo del tutto analogo al sistema di georeferenziazione WRS-2, il sistema UTM consente di collocare velocemente la scena acquisita in una zona del globo terrestre: ad esempio se viene aggiunto "_z18" significa che l'immagine è localizzata nel sistema UTM nella zona 18.

La sezione band può essere preceduta dalla dicitura "nn" che indica se è stata adottata la tecnica di resampling (vedi (13)), mentre il numero indica la banda a cui l'immagine è associata. Il numero di banda è sempre espresso con due caratteri per poter distinguere tra le due modalità di acquisizione della banda termica.

La parte del nome chiamata format identifica il formato dell'immagine. Ad esempio ".tif" indica che l'immagine è memorizzata nel formato GeoTIFF, mentre la parte del nome identificato dall'etichetta compression identifica come è stato compresso il file immagine. Ad esempio ".gz" identifica che è stato usato il software Gzip per comprime il file. Un esempio di nomenclatura di un file in un archivio Landsat GeoCover è il seguente:

$\displaystyle \overbrace{p015}^{path} \overbrace{r033}^{row} \_ \overbrace{5t}^...
...
\overbrace{nn10}^{band} . \overbrace{tif}^{format} . \overbrace{gz}^{compr.}
$

Le scene Landsat GeoCover sono accompagnate da un metadata file con estensione ".met" di tipo testuale in cui sono contenute informazioni aggiuntive alla scena rappresentata e informazioni riguardanti l'archivio stesso. Il metadata file ripropone alcune informazioni già contenute nella georeferenziazione del formato GeoTIFF e ne aggiunge altre utili per il processamento dell'immagine che il formato non permette di archiviare.

Anche nel caso di archivi di immagini Landsat GeoCover collection, i requisiti di standardizzazione dei servizi SSE hanno richiesto semplici modifiche dello standard sopra citato. Le immagini dell'archivio non vengono compresse singolarmente, ma raccolte in un unico Zip File in cui viene anche inserito in metadata file. Questo impone inoltre di dover omettere l'estensione nei nomi dei file in cui viene indicata la compressione utilizzata.

Mario Cavicchi 2007-07-25