Gli archivi Landsat Level 1G sono composti da un numero di file immagine pari al numero di bande acquisite dal sensore satellitare, e la nomenclatura dei file segue uno standard stabilito dal fornitore delle immagini satellitari. Nello specifico del progetto KEI lo standard di nomenclatura adottato è quello della GLCF, che prevede la seguente struttura (13):
La prima parte della struttura, chiamata satellite, identifica il satellite con cui sono state acquisite le immagini: ad esempio, la dicitura "L7" si riferisce al satellite "Landsat 7". Il blocco successivo è un numero che indica il sensore utilizzato: ad esempio, "1" rappresenta il sensore "ETM+". I successivi sei caratteri numerici a blocchi di tre identificano rispettivamente path e row nel sistema WRS-2, un sistema di georeferenziazione adottato per collocare le scene satelltari all'interno di un sistema di riferimento formato da riquadri. Così nel sistema WRS-2 ogni coppia di valori path e row permette in modo molto semplice e rapido di risalire alla collocazione della scena sul globo terrestre. Un esempio del sisema WRS-2 è rappresentato in figura 1.1 riferito allo stato della Thailandia.
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Il campo successivo identificato dal nome date rappresenta la data in acquisizione dell'immagini satellitari espressa nel formato YYYYMMDD: ad esempio, 20000409 riferisce alla data 9 Aprile 2000.
Il blocco della struttura identificato come band rappresenta la banda di acquisizione a cui corrisponde l'immagine. Nel caso in cui il sensore utilizzato sia ETM+ (vedi tabella 1.2) il blocco band è sempre espresso con due cifre questo per poter differenziare le due modalità di acquisizione della banda 6, in cui la sensibilità del sensore presenta due valori di guadagno: così la banda 1 sarà indentificata con il numero 10, mentre per la banda 6 presenterà due immagini 61 e 62. Nel caso invece in cui il sensore di acquisizione sia MSS o TM (vedi tabella 1.1) viene utilizzato un solo carattere per esprimere la banda. La prima estensione del file immagine, ovvero il primo blocco dopo il punto indicato con l'etichetta format, indica il formato generato dal pre-processamento dell'immagine: ad esempio, l'estensione ".L1G" indica il formato "L1G". L`estensione finale identificata dall'etichetta "compression" identifica invece la modalità di compressione del file immagine: ad esempio, ".gz" indica che è stato usato il software Gzip per comprime il file.
Un caso particolare riguarda le scene acquisite usando il sensore MSS che adottano la nomenclatura dei file per Landsat GeoCover collection descritta nel capitolo successivo.
Un esempio di nomenclatura di un file in un archivio Landsat Level 1G è il seguente:
Le scene Landsat Level 1G sono accompagnate da un metadata file con estensione ".MTL" di tipo testuale in cui sono contenute informazioni aggiuntive alla scena osservata e informazioni riguardanti l'archivio stesso. Il metadata file ripropone alcune informazioni già contenute nella georeferenziazione dei GeoTIFF, ovvero il formato in cui sono memorizzate le immagini descritto nel paragrafo 1.4.1, e ne aggiunge altre utili per il processamento dell'immagine che il formato non permette di archiviare.
In risposta ai requisiti di standardizzazione dei servizi sviluppai durante il progetto KEI, l'utilizzo di immagini Landsat Level 1G tramite il portale SSE ha richiesto alcune semplici modifiche allo standard sopra citato. Nel formato prescelto le immagini dell'archivio in input ad un tipico servizio SSE non vengono compresse singolarmente, ma raccolte in un unico Zip File a cui viene aggiunto anche il metadata file. Questa scelta impone inoltre di dover omettere l'estensione nei nomi dei file in cui viene indicata la compressione utilizzata. Viene anche omessa nel nome l'estensione format e sostituita con l'estensione che identifica il tipo di file immagine, ovvero ".tif".
Mario Cavicchi 2007-07-25